Si trova appena fuori dal paese, tra il cimitero e la chiesa di S. Rocco. Fu costruita nel 1614 da Gianfranco Dagani con sussidi del Comune e dedicata alla Madonna della Neve, ma è detta degli Adamino perché costruita sulle loro proprietà.
Il campanile, la sagrestia, il vestibolo e la cantoria furono aggiunti posteriormente, tra il 1670 e il 1680. La facciata, elegante per l’ottima proporzione tra chiesa e campanile, è una tipica costruzione seicentesca; i vuoti della porta di ingresso e delle finestre sono sormontati da tre nicchie che contribuiscono, insieme alla bifora posta in alto, a creare giochi di ombra e di luce. All’interno si trova il vestibolo con due belle colonne bianche che sostengono la cantoria e danno all’unica navata un maggior senso di movimento.
Gli scalini dell’altare, in marmo bianco cristallino, sono costituiti da pietre lavorate, provenienti probabilmente da un portale. La soasa è semplice ma interessante. La cimasa racchiude il busto del padre Eterno in rilievo. Faceva da cornice ad una pala che nel 1972 fu trasportata altrove perché rovinata; sotto fu scoperto l’affresco raffigurante la Madonna col Bambino e S. Giovanni Battista. L’affresco non è molto interessante, ne copre un altro visibile in alcune parti, chiuso entro un arco gotico.